• Menu
  • Skip to right header navigation
  • Passa al contenuto principale

La Bottega del Vasaio

Il blog di don Cristiano Mauri. Di Umanità e di Vangelo.

  • Pensieri e Parole
    • Pensieri
    • Parole
  • Vangelo e Scritture
    • Omelie
    • Lectio bibliche
    • Vangelo del giorno
  • Risorse Utili
    • Consigli e Metodi
    • Spiritualità
    • Le Sette Parole
  • Info
    • Don Cristiano
    • Cosa e perché
    • Pubblicazioni

Mobile Menu

  • Pensieri e Parole
    • Pensieri
    • Parole
  • Vangelo e Scritture
    • Omelie
    • Lectio bibliche
    • Vangelo del giorno
  • Risorse Utili
    • Consigli e Metodi
    • Spiritualità
    • Le Sette Parole
  • Info
    • Don Cristiano
    • Cosa e perché
    • Pubblicazioni

Viola sfumato. Di minestre e odori di casa.

Dicembre 16, 2014 //  by don Cristiano Mauri

WhatsApp
Share
Print
Email
Tweet

Con questa serie di post, racconto e condivido qualche bellezza raccolta nelle case che sto visitando per la benedizione natalizia delle famiglie. Pensieri, immagini, fatti che diano un spunto di luce in questi tempi in cui sembrano prevalere i toni cupi. 500 parole per volta per sfumare il freddo viola dell’Avvento.

La prima e seconda puntata si trovano qui: «Di fango e di luce»  «Di belle statuine e di senzatetto»


Minestra

Il portone si apre sul chiaroscuro di un disimpegno spoglio, gelido e male illuminato.

Un mobiletto in stile prova con scarsi risultati a riscattare l’anonimato dell’atrio, cercando aiuto in un tappeto troppo consunto per avere ancora qualcosa da dire. Una rampa di scale si arrampica sulla destra, mentre un fascio di luce filtra da una porta alla mia sinistra, accompagnata dalla voce della solita tv.

Intuisco appena nella penombra i tratti del volto del mio ospite, ma la corona di capelli argento, la voce un po’ rotta e due spalle curve non fanno mistero dei suoi anni.

Un cenno della sua mano mi invita verso la porta socchiusa che ringrazio interiormente per avermi risparmiato, fino a quel momento, dall’odore dolciastro e penetrante che ora mi sta aggredendo.

Un uomo e una donna, rivolti alla tv, vuotano in silenzio due piatti di una minestra per nulla invitante.

La cucina in cui stanno cenando ha un mobilio di pregio, ma il disordine, la sporcizia, la trascuratezza – soprattutto quell’odore – l’hanno avuta vinta e regnano indiscussi su quella che una volta doveva essere una bella casa.

La luce è sempre soffusa, ma ora sufficiente per rendermi conto che quanto a trascuratezza e scarsa igiene i tre anziani fanno a gara con l’ambiente.

Si avvicinano per salutarmi senza troppo entusiasmo, mentre istintivamente mi invade uno sbocco incontenibile di tristezza amara.

Ascolto i trascorsi di una vita di bottega, di lavoro, di viaggi, di sicurezza economica. Poi di figli cresciuti ora lontani, di nipoti a loro estranei, di una famiglia che non è più tale.

Sembra tutto intonato. Tutto grigio, tutto decadente, tutto misero. E quell’odore, ancora. Cerco disperatamente qualcosa di bello a cui aggrapparmi mentre affondo in una melma disfattista.

Mi accorgo di guardarli con un senso di sconfitta dubitando persino della loro capacità di bene: se il Buono è fratello del Bello, in una condizione in cui anche la dignità sembra compromessa non può esserci nulla di nobile.

Preghiamo senza convinzione: «Non siamo praticanti». Li benedico. Saluto e mi avvio alla porta accompagnato dall’uomo che mi aveva accolto.

Un pensiero ignobile e meschino mi prende: «Speriamo che tutto questo odore non mi si attacchi alla giacca…».

Sulla soglia di casa l’anziano mi spiega sottovoce: «Quell’altro non è un parente. Abita qui di fronte. Non siamo mai stati amici ma è rimasto vedovo due anni fa. Tutte le sere gli prepariamo un piatto di minestra. Da solo non lo si poteva lasciare. Da soli è brutto. Ormai è uno di famiglia».

Mi allontano, pregando perché l’odore di quella casa diventi anche il mio.


 

Il brutto loro l’avevano visto e non era quello su cui si fissavano i miei occhi. Era la solitudine, la morte interiore, l’abbandono disperato.

E loro, al brutto, han posto l’argine del bene e perfin del bello. Perché sotto la scorza di quelle forme dimesse si nascondeva la straordinaria bellezza di una speciale familiarità, quella fatta di legami che superano i vincoli di sangue.

Una fraternità capace di riscattare da parentele spezzate o inaridite, cemento di una famiglia non convenzionale ma solidissima.

Sgangherata, impresentabile e rappezzata quanto vuoi, quella famiglia, ma capace di cogliere il cuore della dignità della persona con quel povero e altissimo: «Solo no, è brutto».

Non per fede, non per carità, non per dar testimonianza.

Per una persona, che è davvero brutta solo quando è lasciata da sola.

Una famiglia bellissima.
Una sacra famiglia.

E poi ditemi che «il lievito nella pasta» non è stato gettato davvero.

WhatsApp
Share
Print
Email
Tweet

Unisciti a più di 6000 lettori.

Iscriviti alla NewsLetter.
Riceverai gli aggiornamenti del blog e i contributi riservati agli iscritti.

VOGLIO ISCRIVERMI

Commento al Vangelo.

Un aiuto prezioso per la preghiera e la vita cristiana. Tutti i giorni via mail.

VOGLIO RICEVERLO

Post precedente: « Pregare con la Parola di Dio. Un metodo (parte prima)
Post successivo: Un libro alla settimana: «Mai stati meglio. Guarire da ogni malanno con la storia» »

Site Footer

Calendario Celebrazioni di don Cristiano

Il calendario delle celebrazioni della Comunità Pastorale Madonna del Rosario di Lecco è disponibile sul sito della comunità: LeccoCentro

Copyright © 2021 La Bottega del Vasaio · All Rights Reserved

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie
Accetto Rifiuto
Leggi di più
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non-necessary

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.

ACCETTA E SALVA

Iscriviti alla NewsLetter

Unisciti agli altri 6000 lettori per ricevere i contenuti riservati agli iscritti e le novità del blog.
Invalid email address
We promise not to spam you. You can unsubscribe at any time.
Grazie per esserti iscritto!Controlla la tua casella di posta e conferma la tua iscrizione seguendo le istruzioni contenute nella mail che riceverai.